Per Flauto, Sintetizzatori e dispositivi elettronici.
Con atmosfere sospese tra elettroacustica, musica cosmica ed elettro pop, «D’istanti» non rinuncia (anzi, se ne avvale come tratto distintivo e caratterizzante) ad una commistione tra l’esplorazione elettronica- anche mediante l’impiego di supporti analogici pre-internet, oltre alle tecnologie digitali più attuali - e l’approccio strutturale alla composizione volto al recupero di una sorta di dimensione tonale.
Il titolo incarna infatti il doppio senso «distanti» e «di istanti»: il primo inteso come divario (distanza) tra i vari approcci creativi (anche apparentemente incompatibili fra loro), il secondo volto alla concretizzazione e valorizzazione «di istanti» istintivo/creativi in contrasto sinergico con l’approccio più sistemico/progettuale della pianificazione compositiva nella sua cifra più strutturale, intesa anche come impiego di tecniche legate a manipolazioni di materiali sonori, a trasformazioni e sviluppi tematici che si avvalgono di arcaici processi fiammingo/contrappuntistici.Ascolto dell'opera
Intro
D'Istanti
Epilogo