Biografia

    Stefano Pantaleoni. 

Nato a Parma nel 1959, ha studiato Composizione con Eugenio Furlotti (Armonia, Contrappunto e Fuga) e Camillo Togni, Strumentazione per banda con Bruno Mussini, Musica elettronica con Lelio Camilleri, conseguendo i rispettivi diplomi nel 1984 e 1985, presso il Conservatorio  della città natale, e nel 1997 presso il Conservatorio G.B. Martini di Bologna;  ha seguito i corsi di Direzione d’orchestra a Parma, sotto la guida di Piero Guarino, Pianoforte con Leandro Bonelli e ha proseguito gli studi di composizione a Fiesole, presso la Scuola di Musica, con Sylvano Bussotti (perfezionamento).
La sua preparazione culturale gli consente di operare su diversi fronti, da quello compositivo a quello pedagogico-didattico anche in riferimento alla legislazione e all’organizzazione scolastica.
E’ infatti autore di numerosissime e significative pubblicazioni di pedagogia e didattica musicale presso prestigiose case editrici (Scuola e Didattica-Casa Editrice La Scuola, Brescia  1998 – 2012; L’Educatore-Fratelli Fabbri Editore 2012), autore di un libro  di testo per la scuola secondaria di 1° grado (Clitt/Zanichelli, 2008), di contributi, inserti e atti di convegni pubblicati, oltre che dalle case già citate, da Clueb e Tecnodid. Ha svolto inoltre attività come formatore in Italia e all’estero (Germania, Repubblica Ceca, Ungheria, Spagna e Polonia).  L’operina didattica “Nostri mostri” , per la quale ha composto le musiche di scena, ha ricevuto il 1° premio ex-equo alla 5° rassegna di Teatro scolastico “M. Broccardi” di Castellana Grotte (BA) del 1994 ed è stata trasmessa a cura di RAI 3.
Dal 2002 al  2004, su invito diretto del Ministro del M.I.U.R, ha preso parte alla commissione di tecnici per la stesura dei documenti della Riforma, in particolare delle “Indicazioni nazionali” per la disciplina “Musica” e del “Profilo educativo culturale e professionale dello studente al termine del 1° ciclo d’istruzione” e dei nuovi licei musicali. Dal 2005 al 2009 ha svolto un importante incarico istituzionale in qualità di “Docente comandato” presso l’U.S.R./Emilia Romagna - Ufficio Scolastico Territoriale di Parma (sostegno alla persona e alla partecipazione studentesca e formazione musicale) e ricoperto l’incarico di Supervisore del Tirocinio (Bi.For.Doc.) presso il Conservatorio “A. Boito” di Parma e l’I.S.S.M “A. Peri” di Reggio Emilia (dal 2008). Ha tenuto corsi di “Legislazione e organizzazione scolastica” nei Conservatori di Parma, Reggio Emilia, Castelfranco veneto (TV) e Latina ed  insegnato “Pedagogia musicale” nei Conservatori di Castelfranco veneto (TV), Trento e Bologna.
Come compositore determinante è stato, nei primi anni della sua formazione (1982-1985), l’insegnamento delle tecniche seriali da parte di Camillo Togni; tecniche che ha utilizzato rigorosamente in composizioni ritenute di “formazione” come “L’aquila, la lira e il cigno”-tre rapsodie per pianoforte solo (opera che ha ricevuto una menzione d’onore ed unica ad essere premiata nella sua categoria al prestigioso concorso internazionale di composizione “V. Bucchi” di Roma nel 1991), pubblicata dalla casa editrice EDIPAN di Roma e “Aere-graffiti della memoria” per flauto solo (segnalazione di merito al concorso nazionale di composizione “E. Porrino” di Cagliari nel 1988) e dalle quali si è allontanato progressivamente per una più libera ricerca sul materiale sonoro e sul suo impiego a fini espressivi.  
L’influenza dell’elettronica  e  i fermenti Pop e rock progressive degli anni 70 (Genesis e Tangerine dream su tutti) segneranno per sempre la  produzione musicale dal 1988 in poi (coerenza ed onestà intellettuale lo dissociano ben presto da guide, consigli e ideologie della cosiddetta “avanguardia”, relegandolo però ai margini degli ambienti compositivi colti e/o che contano). Le tappe significative di questo percorso sono le opere elettroniche “Alle Muse” per nastro magnetico del 1988, LP 33 giri pubblicato da un’etichetta indipendente (LMC), e “Simulacri” per dodici sintetizzatori del 1990, LP 33 giri pubblicato da un’altra etichetta indipendente (Sprint record); le opere cameristiche “Tu, infinito” per otto strumenti del 1991, “Volgendo lo sguardo al mio novo colore”,  sei pezzi per chitarra del 1994 pubblicati dalle Edizioni Bongiovanni di Bologna, “Sogni e accordi”-10 lieder per voce e pianoforte su poesie di G. Ungaretti del 1994, “Unendosi al mare” per pianoforte e orchestra da camera del 2003, e le recenti “Kaleidoscope” per chitarra e archi e “Nuvole a mezzo piano” per chitarra del 2012, opere nelle quali si avvale di una scrittura molto vicina alla tecnica minimalista che, non rinunciando alla tonalità, la frantuma però in piccoli segmenti proiettandola in rinnovate ed imprevedibili soluzioni formali. Dal 2011 ha intrapreso un progetto compositivo di musica elettronica, work in progress denominato “Isole di pensiero” , che si prefigge l’utilizzo e la valorizzazione di sintetizzatori elettronici di esclusiva progettazione e fabbricazione italiana, arrivato attualmente alla sesta release  “I s o l e   d i    p e n s i  e r o  VI.
Attualmente è titolare della cattedra di “Teoria, analisi e composizione” presso il Liceo musicale “A. Bertolucci” di Parma.